Cybersecurity alla Maker Faire Rome: giochi e simulazioni per imparare a difendersi
In Italia serve un approccio strategico ai rischi cyber, a tutti i livelli. E’ quanto emerge dal ‘Cyber Index Pmi’ che ha visto il contributo dell’Agenzia per la Cybersecurity nazionale. Il 50% delle aziende italiane è consapevoale dei rischi cyber, ma solo il 14% ha la capacità di valutare il rischio e mitigarlo.
Si tratta di un tema rilevante, e Maker Faire Rome, in occasione dell’undicesima edizione ha scelto di ospitare un’area interamente dedicata alla Cybersecurity. Ne abbiamo parlato con Gerardo Costabile, che ha coordinato questa prima edizione del padiglione Cybersecurity della Maker Faire.
Qual è l’obiettivo che ci si pone Maker Faire rispetto al tema della Cybersecurity?
Maker faire ha esplorato quest’anno il mondo Cyber nello stesso padiglione dell’Intelligenza Artificiale. Sono due argomenti apparentemente disgiunti ma che hanno un comune fil rouge: chi verrà nel padiglione potrà vedere le potenzialità dell’Ai ma anche i rischi connessi. Una parte della dimostrazione di cybersecurity è curata dall’ università di Catania, che mostrerà ad esempio il Deepfake showcase, una esposizione di realtà rielaborata: video codificati con AI, in cui si fa dire all’immagine della gente comune quello che si vuole, con il labiale in sincrono associato da AI, e lo vedremo lì, sarà un’esperienza reale ma all’interno di un gioco.
Per leggere l'intervista completa cliccare qui